Uno sguardo diverso su di te

Traccia di preghiera sul Vangelo della XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

Uno sguardo diverso su di te, ricco di vita e di speranza, lo hai mai sperimentato nel tuo cammino? In quali circostanze? Chi o che cosa ti può regalare, oggi, un’interazione così?

Indicazioni metodologiche
  • È una traccia di preghiera sulle letture della domenica, in particolare sul Vangelo, ispirata alla tradizione degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
  • Presuppone la lettura del Vangelo corrispondente: se omessa, la traccia che segue è priva di senso e si trasformerà in una presa in giro di se stessi.
  • È predisposta in maniera tale da cercare di favorire il tuo coinvolgimento, il tuo apporto, il tuo contributo.
  • Per la durata di questa preghiera, propongo i seguenti criteri:
    • criterio del gusto interiore: farla durare sin quando ci dà gusto, ci coinvolge, ci intriga.
    • criterio quantitativo minimo: non meno di 10 minuti.
    • criterio quantitativo massimo: non più di 60 minuti.
  • Non devi approfondire ogni spunto e domanda della traccia. La raffica di spunti e domande è per aiutarti a trovare il tuo filo conduttore. Soffermati dove ti senti toccato, dove senti coinvolgimento, dove avverti un richiamo. La tua preghiera passa in maniera decisiva dall’attenzione a questi movimenti interiori. Passa ad un altro punto della traccia solo quando hai ben gustato il precedente.
  • Puoi impiegare la traccia con diverse modalità, prestando attenzione al tuo bisogno
    interiore: una sola volta, per più giorni, per una settimana intera.
  • Puoi adoperarla anche insieme ad altri: in tal modo, dopo la fase personale, è poi possibile condividerne i frutti. Alcuni stanno sperimentando la traccia in gruppi.
  • Alla fine della preghiera, prendi qualche appunto scritto (su carta, in un file, ecc.) sull’esperienza spirituale vissuta.
  • Pregando sulla traccia, ti faranno compagnia tante sensazioni in ordine sparso, tipo “Non ci capisco niente!”, “Quante domande…”, “Io sono in cerca di risposte chiare e complete e qui trovo solo domande e tante…”, “La struttura della preghiera è strana”, “Alcuni passaggi risultano macchinosi…”, “Mi restano alcune immagini e non capisco perché”, “Sono affiorati diversi ricordi, belli e meno belli: che senso ha?”
  • Non solo: ti potrà capitare di ritornare in maniera spontanea sulla traccia mentre sei impegnato nelle tue corse o di essere raggiunto ancora da essa.
Sai come si chiama tutto questo?
Preghiera.
La tua.
Sì, starai pregando.
Continua.
Testo del Vangelo…
Dal Vangelo secondo Marco (10,17-30)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».


Preghiera preliminare

Chiedere a Dio nostro Signore la grazia che per la durata della preghiera tutte le mie intenzioni, il mio agire e la mia dimensione interiore non si disperdano in mille distrazioni, ma siano dedicate solo all’incontro con Lui: è possibile ed è bello.

Primo passaggio introduttivo

Consiste nel comporre il tema della preghiera. Qui sarà uno sguardo.

Secondo passaggio introduttivo

Consiste nel domandare al Signore quello che voglio e desidero. Qui, in particolare, gli chiedo di considerare gli effetti che uno sguardo può generare.

Primo punto

Gesù va per la strada, circondato dai suoi e dalla folla. Lungo quella strada, c’è un uomo che percorre il proprio cammino, raggiungendo traguardi sociali ed economici importanti ed, al tempo stesso, vivendo una pratica di fede bella e ricca, fatta di appartenenza, di tradizione, di liturgia, di osservanza dei comandamenti.

Due cammini paralleli, che sembrano non incrociarsi mai. Poi, all’improvviso, quell’uomo inizia a correre. Lo vediamo farsi strada tra la folla, raggiungere Gesù, fermarlo, gettandosi in ginocchio davanti a lui, e lì, ai suoi piedi, con voce concitata, chiedergli: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”.

Com’è possibile che un uomo così brillante si decida a compiere un gesto così forte e, per giunta, pubblicamente? Cosa dicono della sua vita questo suo comportamento e la domanda che ha urlato? Cosa sta cercando? Quale desiderio profondo sta esprimendo, con questa sua richiesta?

Perché si è rivolto proprio a Gesù e non ha cercato altrove? Chi è Gesù per lui? Lo sta incontrando per la prima volta oppure lo conosce da tempo, ma è la prima volta che gli si rivolge in quel modo? L’agire di quest’uomo e la sua richiesta rivelano qualcosa della tua relazione con il Signore?

Secondo punto

Gesù risponde dando una prima indicazione e, con sorpresa, rinvia quest’uomo a quella pratica di fede che ben conosce e che ha il suo punto di forza nei comandamenti.

L’uomo reagisce, replicando che sta portando avanti quel cammino sin dalla sua giovinezza. C’è un percorso, un impegno, la bellezza delle tradizioni, la ricchezza di una pratica di fede e di un’osservanza, ma, nel fondo del cuore, c’è ancora un desiderio profondo. Manca ancora qualcosa. A queste parole, Gesù fissa lo sguardo su di lui e lo ama.

Perché Gesù reagisce in questo modo? È ammirato da quella testimonianza? Sta provando tenerezza? Sta contemplando la sfida decisiva che quella domanda richiede di affrontare? Quell’uomo, inginocchiato ai suoi piedi, sta incrociando il suo sguardo? Cosa sta sperimentando? Si accorge che Gesù lo sta amando?

Come puoi riconoscere lo sguardo di Gesù, nella tua vita? Chi o che cosa ti regala, oggi, una interazione così profonda e coinvolgente?

Terzo punto

Non sappiamo quanto tempo sia durato questo momento: forse un attimo, forse mesi, forse anni. Ad un certo punto, il silenzio di questa scena viene attraversato dalle parole di Gesù: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”. Poi, di nuovo, il silenzio torna, inesorabile.

Quell’uomo che, per incontrare Gesù in maniera profonda, aveva affrontato tutti e tutto, si alza e, senza replicare, va via, scuro in volto e rattristato.

Qual è il “di piùche Gesù gli sta indicando? Sta chiedendo una revisione radicale di vita, in funzione dell’obiettivo da raggiungere, oppure gli sta proponendo un cammino di conoscenza e di amicizia?

Qual è la resistenza che gli impedisce di accogliere, con gioia, le parole di Gesù? Quell’uomo non è riuscito a dire sì. Ma non dice neanche no: come andrà a finire questa storia? Ricorderà quello sguardo?

Colloquio

Conversare amichevolmente con il Signore. In particolare, Lo ringrazio perché si lascia fermare, ci ascolta, fissa lo sguardo su di noi, ci ama, ci rilancia verso un “di più“, e tutto questo ci fa gustare qualcosa di unico che ridona vita al nostro cammino.

Concludo con un’Ave Maria.

Cliccando sull’icona è possibile scaricare la traccia di preghiera in formato pdf.
(Istruzioni per la stampa)

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